Mi regalano un calendario del 2012 di una gommaria locale che ritrae mese per mese, alcune auto d’epoca con sullo sfondo la Cesena di quegli anni. Mi colpisce il mese di Gennaio dove è riportata una foto degli anni 60 della piazza del Popolo verso viale Mazzoni: un tappeto di automobili, autocarri, pullmini, parcheggiati a perdita d’occhio. Ecco da dove veniamo, dal boom economico che ha dato all’automobile il libero accesso alla città tanto da trasformare la “piazza”, spazio di raccolta delle persone, in “parcheggio” spazio di raccolta delle automobili.
Oggi a guardarla questa immagine sembra impensabile, surreale, quasi fa sorridere nella sua follia. Come dovrebbero far sorridere oggi quei commercianti impauriti che “lottano” contro le scelte del Comune di allontanare sempre di più il traffico dal centro e restituire la città alle persone, come un tempo è stato.
Ecco allora che trovo da qualche parte una foto della piazza del Popolo negli anni venti: un bel lastricato di sassi, tre piccole carrozze in primo piano che trottano pigramente e ovunque persone che passeggiano, si fermano e si raccolgono a parlare. Penso che in realtà è da qui che veniamo veramente.