Si tratta di intervento di demolizione del fabbricato attuale e
ricostruzione a volume inferiore di un nuovo fabbricato.
L’ambito di intervento è quello della pianura centuriata. La
centuriazione è un antico metodo di bonifica e pianificazione delle
zone agricole utilizzato dai romani. La centuriazione di queste zone
di Cesena ha una datazione cha va dal 268a.c al 187a.c., ed è stata
organizzata secondo un orientamento detto "secundum caelum"
ossia con il tracciato degli assi orientato secondo i quattro punti
cardinali. Questo segno forte e antico lasciato sulla campagna
cesenate non può non condizionare lo sviluppo planimetrico del nuovo
fabbricato, che seguirà naturalmente le giaciture Nord-Sud ed
Est-Ovest impresse ormai su queste terre da centinaia di anni,
armonizzandosi con esse.
Un ulteriore spunto sulla bontà dell’orientamento scelto, proviene
da considerazioni di tipo climatico. Nei climi temperati è buona
pratica orientare l’edificio lungo la direzione Est-Ovest (asse
eliotermico), con sviluppo di superfici vetrate a Sud e superfici
piene a Nord. Dunque la progettazione e la distribuzione degli spazi
interni, al fine di garantire condizioni di benessere climatico,
segue la logica di questo tipo di orientamento sviluppando l’edificio
lungo l’asse Est-Ovest cosi da massimizzare le dimensioni delle
superfici orientate a Sud.
In base queste considerazioni è stato progettato un fabbricato
compatto, a due piani, con forma rettangolare e copertura a due falde
nel rispetto delle tipologie rurali della zona. A questa forma
regolare è stata applicata una “variazioni sul tema” consistente
in un aggetto perimetrale collocato alla quota di piano primo che
varia la sua dimensione in funzione dell’orientamento: sul
prospetto Sud lo sbalzo aumenta così da costituire uno spazio aperto
coperto con controllo dell’ombreggiamento in periodo estivo; nei
fianchi di Est e di Ovest lo sbalzo si riduce a semplice protezione
del percorso sottostante; infine a Nord si allunga parzialmente a
segnalare gli ingressi alle unità immobiliari.
Da un punto di vista funzionale, il fabbricato è costituito da n. 2 unità immobiliari secondo la tipologia a schiera. Si tratta di due abitazioni speculari che si sviluppano su due piani collegati tramite vano scala interno. Gli ingressi posti sul prospetto Nord danno accesso ad un disimpegno su cui si affacciano scale e locali di servizio (bagno, lavanderia, ripostiglio), che conduce ad un’ampia zona adibita a cucina soggiorno posta in affaccio sul fronte Sud. Salendo le scale si accede ad un corridoio che porta al bagno vero Nord e a due camere a Sud. Dalle camere si accede ad un terrazzo ricavato su parte dello sbalzo in aggetto sul piano sottostante.
Le partiture dei prospetti si caratterizzano da una successione piuttosto regolare di aperture dettate dalle logiche funzionali interne.
Da un punto di vista materico si rispetta la memoria dell’architettura rurale nella scelta dei paramenti dell’involucro esterno: il muro è finito a intonaco di calce tinteggiata in bicromia di colori chiari; il tetto è in elementi di laterizio, gronde, scossaline e pluviali saranno in lamiera verniciata, gli infissi saranno di una tinta chiara.